Il robot chirurgico acquisito dall’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo rappresenta la più avanzata tecnologia robotica in chirurgia, precisamente si tratta di un sistema di movimento robotico costituito da quattro bracci applicati alla laparoscopia, che lavora con immagini tridimensionali in alta definizione; il robot ha quattro braccia, con strumenti che consentono movimenti demoltiplicati 5 a 1, ossia quando la mano del chirurgo si muove di 5 cm, la pinza del robot si muove di 1 cm. Da sottolineare l’importanza della rotazione, in quanto gli strumenti sono costruiti con uno snodo simile al polso umano, ma dotati di una capacità di rotazione di 360 gradi – a fronte dei 180 del polso umano – in tutte le direzioni con l’impiego di frizioni che fermano il movimento per poi riprenderlo. Il sistema daVinci viene comandato da una console presente immediatamente fuori dalla sala, alla quale lavora il chirurgo: abbiamo quindi una mano meccanica evoluta comandata da un cervello umano. Questa tecnologia, oltre ad essere la più sofisticata esistente, è in grado di essere implementata a livello di software e hardware da eventuali successivi sviluppi.
La realizzazione del Centro, autorizzato lo scorso maggio sia dalla Regione Piemonte, sia dall’ARESS (Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari), prende dunque vita, per poter realizzare l’attività chirurgica mirata a dimostrare l’evidenza scientifica della nuova tecnologia nella cura di malattie oncologiche, in collaborazione con altri centri italiani e per patologie in cui la robotica non è ancora riconosciuta come prassi.
Il valore complessivo del progetto, che si realizzerà nell’arco dei prossimi tre anni, è di circa sei milioni di euro, di cui due milioni e mezzo per l’acquisto della tecnologia robotica, che ha potuto concretizzarsi grazie alla disponibilità della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, che hanno contribuito rispettivamente per 1.980.000 euro e 600.000 euro.
Pier Angelo Taverna, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dichiara: “Il Centro Sperimentale di Chirurgia Robotica, che nasce per la cura avanzata delle malattie oncologiche, punta a fornire una formazione assolutamente qualificata e di eccellenza ai chirurghi individuati dall’Azienda Ospedaliera e dall’Azienda Sanitaria Locale”.
La realizzazione ad Alessandria di questo Centro sperimentale rappresenta un’altra opportunità per il nostro territorio dopo la recente ufficializzazione dell’avvio dell’attività a pieno regime del “Borsalino”. Un ulteriore importante tassello che si aggiunge alla già elevata qualificazione sanitaria dell’alessandrino e un altro concreto risultato ottenuto grazie alla sinergia tra enti pubblici e fondazioni bancarie.
Mi preme sottolineare che si tratta di un progetto per il quale si era già fortemente impegnato il mio predecessore Gianfranco Pittatore e che si è concretizzato in tempi molto rapidi proprio in virtù degli aspetti scientifico-sanitari d’avanguardia e delle caratteristiche tecnologiche altamente innovative di questo nuovo tipo di chirurgia. Intitolare il blocco operatorio al presidente Pittatore mi sembra oggi un atto doveroso e un modo efficace di ricordare un uomo che ha sempre nutrito una particolare sensibilità per le categorie più deboli della società”.
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera esprime viva soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo importante e gratitudine alle Fondazioni per aver saputo cogliere una eccellenza e, con coraggio, portarla avanti, in una fase sperimentale: “I dati che emergono dall’attività di chirurgia robotica sono assolutamente confermati nei vari congressi internazionali e nelle pubblicazioni sulla stampa di settore a dimostrazione della costante diffusione e della validità scientifica della metodica e dell’attrezzatura. La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino hanno più volte manifestato sensibilità e attenzione al territorio per quanto concerne la salute, l’assistenza e grazie a questo prezioso contributo entriamo a tutti gli effetti nel campo della sperimentazione scientifica, tesa comunque ad individuare soluzioni sempre più qualificate a tutto vantaggio dei pazienti.
La proposta dell’Azienda Ospedaliera si integra con quella regionale per sviluppare progetti di ricerca qualitativa multicentrica, con il coinvolgimento e la collaborazione di altri centri, regionali e italiani, dotati di questa tecnologia. Il Centro di ricerca Sperimentale di Chirurgia robotica di Alessandria, dunque, sarà impiegato con intento di sperimentazione sulla base di tre linee di sviluppo: l’impiego multidisciplinare, e incrementare la sicurezza del paziente”.