Realizzata la Carta: “I CRU del Monferrato casalese” di Enogea
Per la tutela dei vini: Grignolino del Monferrato Casalese doc, Barbera del Monferrato Superiore docg, Rubino di Cantavenna doc e Gabiano doc.
Qualificante e prestigioso traguardo per il Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, con la realizzazione della Carta bilingue (italiano/inglese), fresca di stampa, “I Cru del Monferrato Casalese” di Enogea, ausilio di indubbio valore da spendere con orgoglio a livello internazionale per la promozione enoica delle zone vitate del Monferrato casalese.
Un progetto ambizioso realizzato dal divulgatore scientifico, cartografo, mappatore e curatore editoriale di fama internazionale Alessandro Masnaghetti, grazie al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Sottomisura 3.2 e con il contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Città di Casale Monferrato e Consorzio Gran Monferrato.
La Carta riproduce, in scala 1:52000, zone e vigneti di 33 municipalità del Monferrato casalese quali sono: Alfiano Natta, Altavilla Monferrato, Camagna Monferrato, Camino, Casale Monferrato, Castelletto Merli, Cella Monte, Cereseto, Cerrina Monferrato, Conzano, Gabiano, Frassinello Monferrato, Lu e Cuccaro Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Murisengo, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Pontestura, Ponzano Monferrato, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Terruggia, Treville, Vignale Monferrato, Villadeati e Villamiroglio, ed è arricchita da un compendio geologico con mappa curato dal geologo e sedimentologo Alfredo Frixa.
Il tutto è suddiviso in 7 Settori, di cui 5 Occidentali (“Valcerrina”, “da Serralunga di Crea a Odalengo Piccolo”, “da Murisengo ad Alfiano Natta”, “Gabino/Rubino di Cantavenna” e “San Giorgio Monferrato/Casale Monferrato”) e 2 Orientali (“Valle Ghenza” e “Vignale Monferrato/Valle Grana”).
Nella mappa è rappresentata la porzione di Monferrato casalese che ricade nei confini della doc Grignolino del Monferrato Casalese così come delimitata dal Disciplinare di Produzione. In essa sono poi evidenziati i vigneti attualmente presenti, senza distinzione tra i diversi vitigni e le diverse doc/docg coltivate.
“I vigneti mappati sono stati raggruppati seguendo sia la tradizione locale sia i criteri di omogeneità paesaggistica, al fine di individuare zone di produzione più specifiche all’interno del territorio – spiega il curatore Masnaghetti. – Ad ognuna di queste zone è stato assegnato un nome ricavato, ancora una volta, dalla tradizione locale piuttosto che dalla toponomastica. Il lavoro di mappatura – conclude l’autore, – è il tentativo di spostare l’attenzione di tutti – appassionati, critici e produttori – dal particolare delle singole bottiglie al contesto in cui le bottiglie stesse nascono, ovvero: alle nostre colline, ai nostri vigneti, ai nostri boschi e alla nostra toponomastica. Oggi, più che mai, è arrivato il tempo di cambiare prospettiva e capire che una denominazione è vincente solo se è espressione di una comunità e di un sapere condiviso. Nessun vino e nessuna azienda può essere più un’isola”.
“Con questo progetto, il Consorzio ha acquisito un qualificato biglietto da visita spendibile a livello internazionale, sia per quanto attiene il mondo enologico, sia per la promozione intrinseca del territorio di riferimento – apprezza il Presidente del Consorzio Claudio Coppo di concerto con il direttivo e in continuità con le precedenti presidenze Domenico Ravizza e Luigi Ronchetti.
“Come produttori necessitavamo di una Carta Enoica di riferimento, sempre più richiesta dagli addetti ai lavori e fondamentale per il nostro lavoro, oltre che ai fini turistici e promozionali – conclude il vigneron Ermanno Accornero, primo promotore del progetto; – attraverso il Consorzio, è stato possibile unire forze e intenti per raggiungere traguardi sempre più qualificati e qualificanti”.
Un plauso al nuovo traguardo raggiunto dai produttori di questo angolo di Monferrato che è parte integrante del patrimonio dell’Unesco. I nostri imprenditori possono, finalmente, avvalersi di un altro strumento di promozione che qualifica l’economia di una trentina di comuni del Monferrato Casalese impegnati a rilanciare storia, arte ed enogastronomia locali che sono gli stessi valori divulgati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il supporto del bando europeo ci rende orgogliosi di aver sostenuto questo progetto – afferma il presidente, notaio Luciano Mariano.
Il progetto è stato realizzato con il Bando 2020 Psr 2014-2020 Sostegno per attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno. Misura 3, Sottomisura 3.2, Operazione 3.2.1 “Informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità” Bando B 2020 e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, della Città di Casale Monferrato e del Consorzio Gran Monferrato.