‘’il grado di civilizzazione di una società di misura dalle sue carceri’’. Fjodor Dostoewskii
Sport come educazione alle regole, ma anche e soprattutto come strumento di valorizzazione di sé, di socializzazione e di autostima. E’ questo l’obiettivo del progetto che la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) di Alessandria, attiva sul territorio dal 1948, ha messo a punto d’intesa con la direzione carceraria delle due strutture presenti in città: il carcere di San Michele e la casa circondariale di piazza Don Soria. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha sempre dimostrato grande sensibilità alle problematiche sociali fuori e “dentro le mura”.
Abbiamo accolto con grande favore la proposta della UISP – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Mariano – in quanto siamo convinti che una concreta azione di inclusione sociale non possa prescindere dal coinvolgimento della popolazione carceraria. La lunga esperienza maturata dall’Associazione in questo settore e la collaborazione stabilita da anni con la direzione degli istituti di pena di Alessandria è garanzia di professionalità e di assoluta serietà nell’affrontare le problematiche di reinserimento dei detenuti nella società civile attraverso la pratica sportiva, intesa come strumento di educazione che contribuisce al mantenimento di un buono stato di salute psico-fisica, migliora la convivenza all’interno del carcere e abbassa il livello di tensioni e di conflitti.
Naturalmente tutto ciò comporta dispendio di molte risorse sia fisiche, sia intellettuali che ovviamente economiche – dichiarano Maurizio Arduino, presidente e Mara Scagni, dirigente UISP Alessandria – Tutti i nostri sogni non si potrebbero mai realizzare senza l’aiuto di sponsor e finanziatori illuminati che comprendano e condividano questo non facile obiettivo. Siamo perciò grati a chi nel corso degli anni ci ha permesso di operare in tal senso e immensamente grati oggi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha avuto non solo fiducia in noi ma ha pienamente compreso il grande valore sociale della proposta. Siamo orgogliosi di camminare fianco a fianco con il nostro territorio, con un partner indiscusso che ha fatto della promozione sociale uno dei suoi primi ambiti di intervento e ci auguriamo di svolgere insieme e in stretto contatto tutto il percorso rieducativo – sportivo e poterne alla fine monitorare insieme con reciproca soddisfazione i risultati ottenuti.
I dati dimostrano, infatti, che i soggetti al centro di un programma sportivo reagiscono positivamente alle sollecitazioni e maturano un diverso senso di aggregazione e coesione tra loro. La scelta delle attività sportive che prevede corsi di ginnastica con e senza pesi, ping-pong, podismo, scacchi, corsi per arbitri e altro, avviene in totale condivisione con la direzione carceraria e, ove possibile, anche sulla base degli interessi dei detenuti.
L’istruttore, adeguatamente preparato sia dal punto di vista sportivo (ovviamente in possesso di laurea) sia dal punto di vista psicologico, diviene un apprezzato e stimato allenatore ‘’di vita’’; a lui si chiedono consigli, si confidano aspettative e con lui si condividono traguardi.
In particolare, il conferimento di un attestato alla fine di un ciclo, come ad esempio il diploma di arbitro UISP, diviene un importante riconoscimento non solo del lavoro fatto, con un rigido studio di regole, da soggetti che le regole hanno disatteso in passato, ma anche un titolo per il futuro, utilizzabile al momento del rientro in libertà.
Altri eventi simbolici, come la corsa all’interno delle mura carcerarie, con la stessa distanza delle corse esterne, ad esempio la StrAlessandria, con relativo inserimento del tempo ottenuto nell’unica classifica generale, assurgono a importanti riconoscimenti, non ultimo a volte, secondo valutazione del Magistrato di Sorveglianza, a un permesso speciale per correre davvero la corsa in città.
Lo spirito con cui opera la UISP è quello dello “sport PER TUTTI” e questa skill, apprezzata in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale è stata riconosciuta anche dall’Unione Europea, attraverso il bando Spirits: i formatori UISP operano nelle carceri di Romania, Grecia e Bulgaria e il futuro impegno sarà in Finlandia. Ora nelle istituzioni carcerarie di quelle nazioni, gli istruttori e i volontari, utilizzano i manuali e le tecniche UISP.